Bio duepunti

2016, Bologna

duepunti nasce durante un viaggio in macchina da un’idea di Martina Aiazzi Mancini, Sabrina Bernardi e Francesca Manni. Studentesse del corso di Didattica e Comunicazione all’Accademia di belle arti, disegnano duepunti come centro di produzione e diffusione della cultura che oscilla tra due poli: i giovani artisti in formazione e la città. Il progetto si delinea inizialmente come un luogo fisico inserito nel tessuto locale dove accogliere gli studenti dell’Accademia offrendo loro supporto e strumenti per esplorare le proprie potenzialità e in cui progettare iniziative culturali e artistiche rivolte alla cittadinanza.

2017, Bologna

I progetti cominciano a crescere e la natura stessa di duepunti a mutare: non più spazio cittadino ma luogo virtuale dedicato ancora ai giovani artisti e alla loro crescita, capace di adattarsi alle necessità e i bisogni degli utenti. Al contempo duepunti sviluppa un crescente interesse verso il rapporto tra l’arte contemporanea e la comunità. Da queste premesse nel 2017 nasce What’s Art?!, un programma radiofonico dedicato alla mediazione culturale per avvicinare il pubblico al mondo dell’arte unendo la divulgazione ad una prolifica attività di ricerca e critica di eventi artistici sul territorio nazionale e non.

2018, Bologna e l’Italia

Nel 2018 duepunti guarda al futuro e si fa piattaforma dedicata alla mediazione contemporanea, uscendo così dai confini regionali e dalle dinamiche locali.
Tra le molte iniziative, una delle più importanti è stata Asolo’s Map, un progetto di arte partecipativa di Greta Bimonte curato da duepunti che ha avuto luogo nel Comune di Asolo (TV). L’intera operazione ha permesso di consolidare legami e di intrecciarne di nuovi, di rafforzare le fondamenta ideologiche dell’intero progetto e di sperimentare approcci e dinamiche innovative. 

Sempre nel 2018 Francesca, Sabrina e Martina mettono a punto un ambizioso progetto di tesi: un’aggiornata analisi critica degli spazi indipendenti e no-profit. Con la guida di Sabrina Samorì e sotto il titolo duepunti: sviluppo di un progetto vengono indagate le origini storiche e le esperienze passate, esplorate le relazioni con il pubblico e analizzati gli strumenti economici a disposizione degli spazi indipendenti. In occasione della presentazione della ricerca, duepunti ha deciso di lanciare un open call alla ricerca di un artista che contribuisse al progetto producendo un pamphlet; l’illustratrice Michelle Verdirosa ha risposto alla chiamata lavorando al fianco del team secondo i principi di condivisione, creazione e collaborazione che costituiscono il progetto.

A novembre 2018 duepunti diventa Ente del Terzo Settore, costituendosi Associazione di Promozione Sociale e dichiarando tra i molti obiettivi del proprio statuto di voler: “realizzare, promuovere e/o curare ​l’esecuzione di attività culturali, curare l’organizzazione di ogni forma di scambio culturale e promuovere e diffondere l’opera di artisti emergenti, curandone il progetto in ogni sua fase”. I soci fondatori di duepunti a.p.s. rispecchiano la visione eterogenea e dinamica della cultura, contando tra di loro artisti visivi, performer e sound designer. 

2019, Bologna e l’Italia

Continua la contaminazione tra i linguaggi del contemporaneo grazie alla collaborazione con il Collettivo della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio C. B. Martini di Bologna. In occasione della IV edizione del Martini Elettrico, iniziativa dedicata alla sperimentazione elettroacustica, duepunti è stato media partner all’evento, offrendo la propria competenza nel campo della mediazione per raccontarne i protagonisti e le opere. Entrambi pionieri nel proprio campo, duepunti e il Collettivo hanno prodotto cultura favorendo lo scambio di conoscenze e competenze al servizio della città e del pubblico.

2020, Italia e il Web

Il 2020 è un anno particolare. Francesca, Martina e Sabrina, ormai dislocate tra Piemonte, Toscana e Veneto, intensificano la loro interconnessione attraverso i mezzi di comunicazione che la contingente situazione sanitaria, economica e sociale ha reso indispensabili. 
Il discorso sul territorio, sull’importanza prima del luogo fisico -Bologna- che univa i tre posti di origine del team e si traduceva nei progetti pensati ad hoc per la città, poi di quello virtuale, sempre rivolto a un’idea di connessione e di rete tra più poli, si trasforma in un progetto che lega diversi aspetti evolutivi di duepunti. 

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