network~ 02 [Minus – Collettivo d’improvvisazione]

“[…] molto spesso ci si approccia alla musica sperimentale in maniera intellettualistica pensando di dover trovare un messaggio, un significato o ritenendo sia necessario avere gli strumenti per comprenderla. Mi capita spesso che dopo un concerto un amico mi dica “Molto bello, ma io non capisco molto questo genere”. Se proprio devo dare un suggerimento direi: “Ascoltate. aprite le orecchie e ascoltate”. Penso che la musica sperimentale non faccia altro che togliere sovrastruttura: demolisce determinate strutture linguistiche della musica e credo sia lo stesso per l’arte.”

“Ecco, il mio consiglio è spogliarsi dalla sovrastruttura e aprire le orecchie.” 

Estratto dell’intervista a Minus, dall’episodio #5 della terza stagione di What’s Art?! – ElectricArt. MINUS – Collettivo di improvvisazione.

network~ 01 [Gràf San Donato]

Nel 1971 il compositore americano James Tenney termina la produzione di un progetto dal titolo “The Postal Pieces”, una raccolta di lavori dall’origine piuttosto particolare. Tenney infatti aveva molti amici stretti ma detestava i lunghi scambi epistolari, così spediva delle cartoline con dietro brevi partiture. Nonostante l’aspetto conciso, la scrittura di ogni pezzo riflette la ricerca di Tenney su temi quali: produzione del suono, gesti e forma. Ciascuno dei postal pieces è idealmente indirizzato ad amici musicisti e artisti come John Bergamo, compositore e percussionista, al quale è dedicato il brano della raccolta “Having never written a note for percussion”. Proprio a quest’ultimo è ispirato l’appuntamento musicale di Elettronica Collettiva Bologna~ del 17 febbraio, in collaborazione con Gràf San Donato.